venerdì 17 aprile 2015

Innamorati dalla nascita diventano genitori, le mamme vicine di letto nonne

Sono stati l'uno per l'altra la prima persona conosciuta, compagni di stanza nelle prime ore della loro vita. E dopo 32 anni si ritrovano marito e moglie. In altre parole, innamorati dalla nascita.
E adesso genitori di quel bambino che fa diventare nonne quelle due madri che hanno condiviso gli attimi più importanti della loro vita. Perché il destino sa divertirsi e coinvolgere persone e avvenimenti, in situazioni che si possono definire incroci speciali.  


La storia é quella di due donne perugine, Maddalena e Rossella che partoriscono nel maggio 1983 al Policlinico di Perugia: a poche ore di distanza l'uno dall'altro nascono Roberta e Matteo. A quel tempo era impensabile che il nascituro potesse essere subito consegnato alla madre per tenerlo con sé nella stessa camera e così le due mamme, che condividono la stessa stanza, si ritrovano fianco a fianco al terzo piano della clinica di Ostetricia nella sala predisposta per l'allattamento al seno.  Qualche giorno di condivisione di impegni e di emozioni e al momento delle dimissioni l'impegno di ritrovarsi. Cosa che, però, succederà solo diversi anni dopo proprio grazie a Matteo e Roberta. Che si incontrano e si innamorano. Scoprendo di essere nati il 3 e 5 maggio nello stesso ospedale: le due mamme si incontrano e scattano i ricordi, riaffiorano i particolari di quella lontana condivisione di vita in ospedale. Abbracci inevitabili, con la commozione che gioca tutte le sue carte. Dai cassetti riaffiorano foto leggermente ingiallite con Roberta e Matteo, che si sono sposati nel 2012 dopo qualche anno di fidanzamento e che da sempre ci scherzano su: «Il nostro destino era scritto, ci siamo innamorati dalla nascita».  E oggi, 32 anni dopo, è toccato a Roberta e Matteo assaporare la gioia del primo figlio, Giacomo, nato il 16 aprile con un parto naturale avvenuto nelle Stanze di Lucina con l'assistenza delle ostetriche Rosa Maria Garofoli e Rosalinda Babini. Maddalena e Rossella, le due nonne, hanno avuto ragione a pensare che il destino ha riservato loro emozioni forti, come quelle di 32 anni fa.

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